martedì 7 agosto 2012

Doping Schwazer: "Ecce Agnus Dei"

Sensazioni. Perché - come dicevo qualche tempo fa a un blogger che, per il solo fatto di scrivere, voleva presumersi "anche" giornalista - "su un blog si possono scrivere un sacco di fregnacce".



Ebbene: le - mie - sensazioni in merito alla vicenda doping Schwazer sono piuttosto sconfortanti..

continuerò a ricordarlo così
Scagiono il ragazzo, ché tanto ha già provveduto motu proprio a tirarsi in mezzo sacrificando se stesso e la propria - comunque eccellente, sin qui: un oro olimpico, un argento europeo e due bronzo ai mondiali - carriera di marciatore; penso lo abbia fatto per difendere qualcuno. Nello sport professionistico tutti lo fanno, sempre.

Già, perché il "lieve attacco influenzale" (come da comunicato) dei giorni scorsi che ha portato Alex Schwazer a rinunciare alla marcia 20km delle Olimpiadi di Londra 2012 "per concentrarsi sulla 50km" ora suona in maniera decisamente diversa: il proverbiale malanno diplomatico. Un conto, per il CONI, sarebbe stato vincere una medaglia (fatto tutt'altro che scontato, checché voglia dirne Petrucci) e vedersela togliere dall'antidoping con annessa figura di merda internazionale; un - altro - conto è invece uscirne da paladino della pulizia, che ha voluto veder chiaro al minimo sospetto e tutti quei bla-bla-bla che saremo costretti a sentire da qui in avanti.

Mi fermo qui, perché non voglio attaccare con il pippone dello sport pulito che può - o meno - esistere. Mi limito a constatare che in un certo tipo di ambiente continua ad essere difficile agire da "battitore libero", eppure si è creato un corto circuito mediatico secondo il quale quando un atleta (come anche nel ciclismo che tanto amo, per dire) viene "pizzicato" per doping è solo e soltanto colpa sua, la squadra non c'entra niente e meno che mai il movimento, fatto di gente che si sacrifica a pane e acqua.

Non discuto il sacrificio: so quanta fatica e quanta passione ci vogliono per affrontare una salita, o sciogliere un crampo. Discuto i movimenti (e i #giornalai, giornalisti tirapiedi che li esaltano), che prima fanno soldi con i fenomeni e poi li gettano nella polvere senza riconoscenza, onde evitare che si scoperchi il pentolone e si venga a scoprire che tutto il gioco è un po' malato. Solo nello sport, del resto, il tumore viene eliminato con un semplice intervento chirurgico.

Ecce Agnus Dei, ecce qui tollit peccata mundi. Da oggi, sacrificato Schwazer, si può tornare a gioire e sognare e credere nelle belle storie. O nelle favole..

1 commento:

Kappa ha detto...

COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO! COME IL CICLISMO!