Già dal titolo, 'sta riflessione fa venire il latte alle ginocchia:
dei "vecchi", perché hanno a cuore la loro, di pensione, e mica possono pensare anche a quella degli altri (e non è cattiveria né egoismo: la difendono per essere sicuri di avere di che dare/lasciare a figli e nipoti);
dei "giovani", perché alla loro/nostra età è un pensiero ancora tanto remoto che si preferisce dedicare energie ad altro: affetti, progetti e divertimento, di norma.
Ora, guardo i miei amici che a 30, 35 (ma anche 25) anni, si arrabattano con lavoretti saltuari, oppure mettono la propria - sudata - laurea a disposizione per lo "sforzo bellico" e invece trovano solo chi gli chiede di fare ripetizioni ai propri figli. Peraltro in nero, ma mi sembra legittima difesa.
Mi chiedo: quando ci andranno, in pensione? Ma soprattutto: come?
ilmemoriAle
c'è chi dice che son matto/chi mi chiama menestrello
giovedì 26 marzo 2015
venerdì 12 dicembre 2014
sono affascinato dalla tua solerzia, si vede che tieni ai clienti: grazie, @telecomitalia!
ragazzi, non ci sono cazzi: se cercate una compagnia telefonica affidabile e solerte, questa è certo Telecom Italia.
Esperienza personale.
Esperienza personale.
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sabato 15 novembre 2014
ce ne corre..
ce l'ho ancora qui, che non mi va giù.
Il 25 maggio 2014 sono al seggio elettorale, a fare il rappresentante di lista; sono candidato alle elezioni comunali. Un signore mi scruta: legge il cartellino che ho sulla maglietta, poi la lista dei candidati, poi di nuovo il cartellino, e mi fa
Già, perché la conseguenza peggiore della campagna di antipolitica che è stata fatta negli ultimi anni nel nostro Paese è proprio questa: è quel signore che ha avuto la maleducazione (come chiamarla in altro modo?) di chiedermi se volessi cominciare a farmi mantenere. Siamo arrivati a pensare che chiunque si impegna in politica sia un ladro, quando in realtà non è così. Quantomeno non sempre.
Il 25 maggio 2014 sono al seggio elettorale, a fare il rappresentante di lista; sono candidato alle elezioni comunali. Un signore mi scruta: legge il cartellino che ho sulla maglietta, poi la lista dei candidati, poi di nuovo il cartellino, e mi fa
Scusi, lei è quel Fumagalli che conta di venire a farsi mantenere a Busnago?Per la verità io a Busnago mi mantengo benissimo da solo: mi guadagno da vivere in maniera onesta e cerco di non scialare, perché non è nella mia indole e non me lo posso permettere. Anche se sono stato eletto consigliere comunale.
Già, perché la conseguenza peggiore della campagna di antipolitica che è stata fatta negli ultimi anni nel nostro Paese è proprio questa: è quel signore che ha avuto la maleducazione (come chiamarla in altro modo?) di chiedermi se volessi cominciare a farmi mantenere. Siamo arrivati a pensare che chiunque si impegna in politica sia un ladro, quando in realtà non è così. Quantomeno non sempre.
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