giovedì 26 marzo 2015

la pensione dei giovani

Già dal titolo, 'sta riflessione fa venire il latte alle ginocchia:

dei "vecchi", perché hanno a cuore la loro, di pensione, e mica possono pensare anche a quella degli altri (e non è cattiveria né egoismo: la difendono per essere sicuri di avere di che dare/lasciare a figli e nipoti);

dei "giovani", perché alla loro/nostra età è un pensiero ancora tanto remoto che si preferisce dedicare energie ad altro: affetti, progetti e divertimento, di norma.

Ora, guardo i miei amici che a 30, 35 (ma anche 25) anni, si arrabattano con lavoretti saltuari, oppure mettono la propria - sudata - laurea a disposizione per lo "sforzo bellico" e invece trovano solo chi gli chiede di fare ripetizioni ai propri figli. Peraltro in nero, ma mi sembra legittima difesa.

Mi chiedo: quando ci andranno, in pensione? Ma soprattutto: come?




Più tardi cominci più tardi finisci. Vabbé, mi risponderete: la speranza di vita cresce e con lei anche il tempo "utile" disponibile per andare a lavorare. E' così evidente che non posso che essere d'accordo.

Il problema, però, è che se cominci a lavorare "davvero" a 30/35 anni, ti toccherà farlo - a spanne - fino alla soglia dei 70. Ammesso che ci riuscirai..

Senza dimenticare che ti costruirai la pensione con il sistema contributivo, dunque alla fine della torta avrai un assegno mensile nell'ordine del 40/60% del tuo ultimo stipendio. Sorbole!

Per giunta, se speri di accendere la televisione per informarti sul tema, trovi invece solo dei gran simposi che parlano di delitti senza ancora un colpevole, di pubblicità sessiste perché ritraggono le donne come oggetti del desiderio (duole dirlo, ma ogni giorno di Laura Boldrini presidente del Senato è un giorno perso), di presunte amanti di altrettanto presunti "divi", e così via.

Proprio perché le riflessioni su altri argomenti fanno venire il latte alle ginocchia. Se però nessuno all'interno del "Grande Circo" si spinge a farle, pochi sanno e si pongono il problema. Ma lo sanno bene: meglio anestetizzarci con altro anziché spiegarci come stanno veramente le cose; anche perché uno scontro generazionale come quello che potrebbe scaturirne, potrebbe essere l'anticamera di una guerra civile

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