venerdì 28 dicembre 2012

cattolici o transessuali

comincio a manifestare gravi sintomi di insofferenza nei confronti dell'informazione in Italia.

Prendo ad esempio la vicenda di don Piero Corsi, sacerdote a Lerici: il prelato ha affisso - se vogliamo con tempismo quantomeno discutibile se non addirittura sospetto (proprio ora che Lerici è infestata da cronisti al seguito di Andrea Calevo, imprenditore che pare sia stato rapito) - un volantino sulla bacheca della "sua" chiesa (virgolettato perché pro tempore). Qualcuno sostiene inneggi al femminicidio. A questo link trovate ampi stralci così da potervi fare un'idea in materia.

Orbene. Che io ricordi:


  1. in Italia vige la libertà di opinione. Ma è particolare: l'opinione dev'essere quella dominante sui mezzi di informazione, meglio se di una certa parte politica, altrimenti il diritto viene meno
  2. prima si legge l'articolo e poi ci si fa un'opinione: dai ragazzi, facciamo lo sforzo di andare oltre il titolo!
ma al di là di questo, mi ha colpito come MTV - tra gli altri, perché di tutti non ne salvo nessuno - abbia rilanciato la notizia stamattina, rovinandomi il risveglio (alle 7: è un colpo a tradimento). Nel flash si diceva, tra l'altro: 
pare che don Piero [nella sua "carriera", (rievocata con tono ironico)] abbia rimproverato dei ragazzi che usavano un linguaggio inappropriato e chiuso un centro di aggregazione giovanile
da cattolico difficoltosamente praticante mi sorprendo sempre quando qualcuno che neppure conosce la chiesa pretende di spiegarmi come essa dovrebbe vivere la propria fede. In questo caso, il giornalista (o stagista, perché l'informazione funziona soprattutto grazie agli stagisti sapete?) di MTV ha presunto, come fanno molti, che la chiesa dovrebbe diventare da cattolica, transessuale: essere buoni e fare del bene, però, non è farsi prendere per il culo e prenderlo nel ****, sapete? 

Se il sacerdote vuole educare, può farlo (anzi, per la sua missione direi che quasi dovrebbe) ma non deve incondizionatamente, chiudendo un occhio quando qualcosa non funziona. è vero anzi l'esatto contrario: condannare l'errore ma non l'errante è una regola che chiunque frequenta la chiesa conosce, benché non sempre rispetta. Porgere l'altra guancia non è farsi prendere a schiaffi, ma affrontare da pari chi si presume "padrone" e ti percuote riducendoti al rango dello schiavo.

Se dite che non lo sapevate, fatevi una cortesia: cominciate ad ascoltare gli altri, invece che dar sempre retta a quello che credete voi stessi.

Nessun commento: