lunedì 21 aprile 2014

il grandemistificatore

lei ha la faccia di uno che studia
così mi disse il commissario, una donna, della prova scritta, durante l'esame per la patente, prima di correggere il mio compito. Un errore: promosso!

me lo ripeté la professoressa durante l'esame di storia dell'Italia contemporanea. 30!

l'abito non fa il monaco, come vuole il vecchio adagio, ma di certo può aiutare. Ci pensavo oggi, durante la messa, mentre guardavo sfilare i volti delle tante persone in coda per la comunione.


Mi conoscono tutti.

Tanti mi sorridono, e mi piace pensare che lo facciano perché hanno condiviso con me un momento, un impegno; oppure una risata, una riflessione, una discussione.

Altri mi detestano. O perché con loro mi sono comportato male, oppure perché ci siamo giudicati - reciprocamente - dall'abito.

Dico niente di nuovo, credo, se dico che in ogni nostro incontro l'apparenza gioca un ruolo cruciale, e che solo chi sa andare oltre alle apparenze apre le porte per una conoscenza meno superficiale e più profonda, e più completa e costruttiva.

Un discorso che vale anche nel campo della comunicazione, e forse non è un caso che una riflessione del genere mi sia venuta in mente proprio in chiesa.

Quante volte abbiamo in mano l'arma giusta, ma la usiamo in modo poco opportuno? Quante volte il nostro darci un gran daffare non viene premiato a sufficienza dai risultati, e quante di queste volte siamo portati a pensare che sia "colpa" di chi non ci ascolta anziché interrogarci sull'efficacia della nostra comunicazione?

Un esempio lampante, sempre in tema di chiesa? La posizione delle istituzioni cattoliche su tanti grandi temi è la stessa da almeno 30 anni. Eppure Papa Francesco viene ritenuto degno di ascolto qualunque cosa dica, e Giovanni Paolo II si appresta addirittura a diventare Santo, mentre Joseph Ratzinger (che da tempo è una delle anime più ispirate e forti all'interno della gerarchia) si è preso solo gran schiaffoni e sfottò durante il suo pontificato. Il modo di porsi, insomma, spesso vale molto di più di quello che hai da dire.

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